Il campionato di quest’anno sta regalando tantissime sorprese agli appassionati di calcio. In primis una classifica che definire corta è un eufemismo, e in secondo luogo una serie di squadre storiche che sembrano essersi riappropriate del proprio blasone. Non si parla soltanto della Lazio, o dell’Atalanta, ma anche della Fiorentina. I viola stanno stupendo tutti, al punto che c’è chi parla anche di obiettivo scudetto, come nel caso del famoso ex dirigente rossonero Ariedo Braida. Ma la Fiorentina di Raffaele Palladino può davvero considerarsi una “nuova” big?
Le ambizioni della Fiorentina di Palladino
Si parte innanzitutto dai numeri, inappellabili. La Fiorentina di Raffaele Palladino oggi è terza in classifica, a parimerito con l’Atalanta, con un bottino di 25 punti e ad un solo punto dal Napoli capolista. Il secondo elemento è il gioco: la Fiorentina si diverte, è rocciosa dietro e pungente e pericolosa davanti. Gestisce bene tutte le fasi, dal possesso al non possesso, e sembra che tutti i giocatori abbiano deciso di affidarsi ciecamente alle idee di Palladino. I viola sono inoltre candidati al passaggio del turno di Conference League, dato che occupano l’ultimo slot degli 8 posti disponibili. La classifica, pur non essendo eccellente in Europa, premia comunque una squadra che – ricordiamolo – oggi lotta anche per lo scudetto, il che equivale ad un importante dispendio di energie fisiche e nervose.
La Fiorentina di Raffaele Palladino sembrerebbe dunque una macchina perfetta, o quasi, ma può essere considerata una big? Gli esperti suggeriscono molta cautela, perché il campionato di quest’anno è davvero unico nel suo genere. Le big storiche soffrono, sono altalenanti, e questo dà modo e spazio alle avversarie di inserirsi a sorpresa. Ma, con tutta probabilità, ad un certo punto una fra Napoli, Juve e Inter spiccherà il volo e inizierà la fuga scudetto. Ciò non toglie che la Fiorentina potrà comunque giocarsi le proprie carte, magari aspirando ad un piazzamento per la prossima Champions League. Il campo, da questo punto di vista, dice che è ampiamente possibile.
Palladino ha dato corpo e anima ad una Fiorentina camaleontica, capace di adattarsi ad ogni situazione possibile. La chiave è stata la decisione di passare al 4-2-3-1, che ha esaltato le caratteristiche di tutti i giocatori in rosa, soprattutto i più importanti. Le sei vittorie consecutive in Serie A sono un filotto figlio di questo insieme di fattori. Così come lo sono i tre punti ottenuti contro squadre del calibro del Milan, della Roma e della Lazio (3 vittorie su 3).
Credere nello scudetto: è giusto?
I tifosi storici della Fiorentina, ovvero quelli di un’altra generazione, sanno perfettamente che i fasti sono lontani decenni. I viola oggi sono una bellissima squadra, ma sulla carta non attrezzata per competere ad altissimi livelli, soprattutto con il doppio impegno europeo. Di contro, la Fiorentina ha ritrovato un Kean tornato ad essere la grande promessa di qualche anno fa, “rispolverando” altri talenti come De Gea e Adli. Senza poi considerare il tocco di Raffaele Palladino, finora in grado di affrontare anche le situazioni più proibitive.