Nel 2006, The Elder Scrolls IV: Oblivion fu un terremoto nel panorama dei giochi di ruolo occidentali. Il suo mondo vasto, la libertà sconfinata, i personaggi memorabili e la sensazione di poter fare davvero qualsiasi cosa lo hanno reso un punto di riferimento nel genere RPG. Adesso, a quasi vent’anni di distanza, il sogno torna a vivere: Oblivion Remastered è realtà. E non è solo un’operazione nostalgia: è un’occasione per riscoprire Cyrodiil con occhi nuovi, grazie a un restyling tecnico e ludico che punta a sorprendere anche le nuove generazioni.
Oblivion Remastered un leak che ha acceso l’hype
L’esistenza di Oblivion Remastered è stata svelata da un leak clamoroso sul sito dello studio Virtuos, che collabora con Bethesda per lo sviluppo del gioco. Alcune immagini trapelate mostravano ambientazioni iconiche come la città imperiale e le rovine Ayleid, completamente ricreate con il motore grafico Unreal Engine 5. A queste immagini si sono aggiunte conferme indirette da documenti legali dell’acquisizione di ZeniMax da parte di Microsoft, dove Oblivion Remastered veniva elencato tra i progetti in corso.
Inizialmente previsto per il 2022, il gioco è stato posticipato a causa della pandemia e di una ridefinizione dei piani interni. Ora, il 2025 si profila come l’anno del grande ritorno, e secondo molti insider la data più probabile è il 21 aprile.
Chi c’è dietro Oblivion Remastered?
A occuparsi della remaster è Virtuos, studio di sviluppo con sede internazionale e una lunga esperienza nei rifacimenti tecnici. Il team ha lavorato a titoli del calibro di Dark Souls Remastered, Final Fantasy XII: The Zodiac Age, e più di recente a Metal Gear Solid Delta. Virtuos ha la competenza necessaria per gestire il codice e la direzione artistica di un gioco storico, con un’attenzione particolare alla fedeltà e alla qualità tecnica.
Bethesda supervisiona il progetto e collabora attivamente per garantire che lo spirito dell’originale venga mantenuto, anche in un contesto completamente nuovo come quello dell’Unreal Engine 5.
Un Cyrodiil che non hai mai visto prima
Uno degli elementi più impressionanti è l’evoluzione visiva. Con Unreal Engine 5, Oblivion Remastered mostra un mondo più dettagliato, dinamico e credibile. Le luci ambientali reagiscono in tempo reale, le texture sono più definite, e la vegetazione è stata resa molto più fitta e realistica. Anche i modelli dei personaggi e delle creature sono stati completamente rifatti.
Un dettaglio interessante riguarda la draw distance: ora sarà possibile vedere strutture e paesaggi a grande distanza, eliminando l’effetto nebbia e rendendo l’esplorazione visivamente più gratificante. Un esempio evidente è la visuale dalla collina dopo l’uscita dalle fogne imperiali, un momento iconico che ora promette di essere mozzafiato.
Un nuovo stile artistico: più maturo, ma fedele
La direzione artistica è uno degli aspetti che ha fatto più discutere. Le palette cromatiche più vivide dell’originale lasciano il posto a toni più caldi e seppiati, dando a Cyrodiil un aspetto più realistico e meno fiabesco. Alcuni fan temono che questo cambiamento possa intaccare l’identità dell’opera, ma è anche vero che lo stile adottato potrebbe uniformarsi meglio al tono narrativo più maturo della saga.
Da quanto si è visto, le ambientazioni conservano comunque il fascino originale: dai paesaggi rurali alle rovine misteriose, tutto appare familiare ma reinterpretato.
Gameplay aggiornato: non solo grafica per Oblivion Remastered
Il sistema di combattimento è stato profondamente rivisitato. Le nuove animazioni rendono gli scontri più fluidi, i colpi più impattanti e la stamina ha ora un ruolo centrale nella gestione delle battaglie. Le parate e i contrattacchi sembrano ispirati ai Soulslike, con un maggiore senso del rischio e della ricompensa.
Anche l’arco è stato potenziato. Nell’Oblivion originale era poco efficace, ora diventa una vera alternativa di gioco con nuove fisiche, animazioni realistiche e un feedback migliorato. Il comparto stealth è stato modernizzato, con indicatori visivi e una IA nemica più intelligente.
Dungeon finalmente unici e memorabili
Uno dei punti deboli dell’Oblivion originale erano i dungeon, spesso troppo simili tra loro. In Oblivion Remastered, ogni caverna, rovina o cripta avrà una propria identità. I livelli saranno più articolati, con percorsi multipli, puzzle ambientali e layout meno prevedibili. L’esplorazione sarà più ricca, rendendo ogni spedizione un’esperienza davvero diversa.
Le edizioni disponibili e i contenuti extra
Il gioco sarà disponibile in due versioni: Standard e Deluxe. La prima includerà il gioco base, mentre la seconda offrirà anche i DLC storici Knights of the Nine e Shivering Isles, nuovi set di armature, armi inedite e contenuti bonus tra cui l’iconica horse armor, diventata simbolo delle microtransazioni prima ancora che fossero una tendenza.
Alcuni rumor parlano di una nuova questline e di armature mai viste, forse ispirate a design scartati nella versione originale.
Piattaforme, Game Pass e modding previsto…
Oblivion Remastered arriverà su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC. Il gioco sarà incluso su Xbox Game Pass dal day one, rendendolo immediatamente accessibile a milioni di giocatori.
Il supporto alle mod sarà una componente chiave, soprattutto su PC e Xbox. Non è chiaro se anche su PlayStation sarà possibile usare asset esterni, ma Bethesda sembra intenzionata a mantenere la compatibilità con il Creation Club, aprendo la porta anche a contenuti a pagamento curati dalla community.
Oblivion originale: curiosità e retroscena
Sapevi che l’Oblivion originale doveva includere una città sotterranea poi tagliata per problemi tecnici? Oppure che alcuni NPC potevano uccidersi a vicenda se lasciati liberi troppo a lungo, a causa del sistema Radiant AI? Il gioco fu anche uno dei primi a introdurre una routine giornaliera per ogni personaggio, con pasti, sonno e lavoro, rendendo il mondo incredibilmente vivo per l’epoca.
Un altro dettaglio simpatico riguarda la voce di Sheogorath, registrata in tono scozzese per renderlo più stravagante. E non dimentichiamo l’infame missione del dipinto, dove il giocatore finiva letteralmente dentro un quadro, in uno dei momenti più creativi dell’intero gioco.
Un’eredità che vale la pena riscoprire
Oblivion Remastered rappresenta una delle operazioni più ambiziose della storia recente di Bethesda. Non si tratta solo di una nuova edizione per vecchi fan, ma di un invito rivolto anche ai nuovi giocatori, desiderosi di scoprire una pietra miliare del genere RPG.
Su GeekGamer.it continueremo a seguire ogni novità su questo titolo e sull’universo The Elder Scrolls. Perché quando si parla di Oblivion, non si parla solo di un videogioco: si parla di un ricordo, di un’avventura, e di una promessa che oggi sta per essere mantenuta…ricorda di iscriverti anche al canale Youtube partner di GeekGamer!